Il Gioco della Vita
Il gioco della vita
prendi il dado ed inizia la partita,
agita la mano e sfodera il coraggio
nel lancio di un momento che cambia il paesaggio.
Il numero è uscito e la pedina si sposta
sul tavolo dei percorsi ogni passo sembra fatto apposta.
Incontri imprevisti e non ritorni
sono parte delle caselle immersi nei nostri giorni.
Spazi pieni di pedine come me
alternati a spazi vuoti da ascoltare
prima di lanciare gli altri dadi
per gli spazi da colorare.
Nessuno è escluso dal gioco mai in disuso
puoi decidere se lanciare od aspettare
protagonista assoluto
dei tuoi mondi senza tempo
di una scatola a tempo.
Salto il fosso, schivo l'ostacolo,
casella tre,
corro, guardo indietro, scappo,
casella cinque,
agile e veloce mi muove la pedina
tra gli ostacoli della vita,
casella dieci,
la trappola è vicina,
dodici, diciotto, ventuno,
urlo mi agito e cerco aiuto.
Casella nera, la stanza è chiusa
l'aria non entra dalla finestra che non si usa,
respiro affannato tra le quattro mura
il cuore che batte ma... solo per paura;
piccola luce filtra dalla grata
ed aria fresca da essere respirata.
Polmoni pieni, luce negli occhi e sorriso sulle labbra,
lancio i dadi e la vita cambia.
Stop!
Casella “torna indietro”
fai un passo avanti ma due indietro.
Ripercorri a ritroso il cammino
con alterni passi di uomo e bambino,
guarda negli occhi il percorso già fatto
afferra gli errori e prendine atto,
sfonda il muro di cartapesta
della barriera creata solo nella tua testa;
varco di luce, sole di mezzogiorno,
bella la veduta in questo cambio di giorno.
Bravo!
Livello superato,
in questo gioco da poco iniziato.
La pedina è cresciuta
pronta per non esser mai più taciuta.
Caselle più grandi e recinti inesistenti
sono parte del livello degli incontri soventi.
Tutto è pronto, la mano è calda,
il dado freme ma... qualcosa manca.
Salto il turno, intanto aspetto,
lascio i dadi e seguo il sospetto,
nessuna fretta con l'istinto scovato
unico padrone del tempo ritrovato.
Una voce chiama, la pedina ascolta,
questo è il momento e non l'altra volta.
Lancio sferrato
i dadi corron incontro al “reato”.
Rotola, cade, gira e svolta,
il dado in equilibrio si ferma per la svolta.
Il numero è uscito e la pedina avanza
seguendo il suo cammino a ritmo di danza.
L'incontro con il destino è tinto di rosa
nella casella degli amori dove ogni gesto vale qualcosa.
Ma quale reato,
in questo livello l'uomo non è più incatenato.
Labbra e lingua regalan ali
alle calde parole che salgon corali,
spiccano il volo verso la meta d'amore
che con braccia aperte le accoglie con calore.
Avanza di uno
nella casella di magica passione
romantico trasgressione
e futuristica trasposizione.
Schiaccia il pulsante ed entra nei sogni
dei mondi creati intorno ai reali bisogni,
semplici ambienti di intensi colori
son gli scenari dei nostri amatori.
Pelli calde sotto il sole
quattro piedi scalzi nel campo del girasole.
All'ora del tramonto sullo scoglio son seduti
con gabbiani riflessi sul mare che batton le ali muti
verso la palla di fuoco che si scioglie in riflessi mai perduti.
Tenero amore di fronte all'ardente fuoco di passione
nel camino della baita con indosso un soffice maglione.
Si svegliano di notte ed iniziano la passeggiata
per l'alba di un nuovo giorno pronta ad esser incoronata.
Brillano gli occhi tra le tenere effusioni
di carezze, baci e note di canzoni,
qualunque può essere l'ambiente di queste emozioni.
Piccola è la barchetta sullo specchio di mare immenso,
le pedine sono sdraiate ed io ad alta voce penso:
“ssshhh...chiudi gli occhi ed ascolta...è la musica del silenzio”.
Il cuore prende a battere veloce
ed il respiro trema com la voce.
Naso e bocca ispirano la vita
per riempire il corpo e guarire la ferita.
Il corpo cambia forma
splende di luce e nemmeno di un'ombra.
L'uomo ormai saggio getta la divisa
perchè ha capito che la felicità è reale solo quando è condivisa.
Complimenti!
Un altro livello è stato superato
nel gioco della vita che qualcuno ci ha donato.